A Darwin-Radio24 ospite Andrea Caiti, del nodo ISME dell’Università di Pisa, per parlare del progetto Seabed 2030, che intende mappare il 100% dei fondali oceanici entro i prossimi dieci anni
Per ora, siamo arrivati a mappare un quinto del fondale oceanico, ma il progetto è di mapparlo tutto entro il 2030. Ad annunciarlo è la Nippon Foundation of Japan e la General Bathymetric Chart of the Oceans (GEBCO) nell’ambito del progetto Seabed 2030 . Un ruolo chiave in questo verrà giocato dalle nuove tecnologie.
Andrea Caiti, docente di robotica e sistemi subacquei a Pisa e ricercatore ISME, racconta quanto sia complessa ma promettente questa operazione di mappatura, con quali tecniche viene eseguita, a quali risoluzioni è possibile arrivare e che informazioni possibile ottenere sul fondo oceanico.
dal minuto 7.57
