Andrea Caiti, del nodo ISME dell’Università di Pisa, interviene ai venerdì per il clima di Fridays for Future. Mari e oceani si stanno scaldando molto rapidamente, e con effetti che dureranno a lungo. Gli oceani hanno la capacità di incamerare maggiori quantità di calore rispetto all’atmosfera, con un ridotto aumento di temperatura. […]

FeelHippo a Darwin, l’Evoluzione della Scienza
il robot subacqueo FeelHippo del nodo ISME dell’Università degli Studi di Firenze sbarca a “Darwin, l’Evoluzione della Scienza”, su Zelig TV. […]


A caccia dei tesori degli abissi
Il Tesoro in questione non sono pepite d’oro, ma formazioni rocciose composte da manganese e da elementi metallici che trovano impiego in svariati settori industriali, e che sulla Terra cominciano a scarseggiare. Si trovano nel mare profondo, e la loro ricerca somiglia molto a quella di un ago in un pagliaio. Il progetto Europeo ROBUST mira a mettere a punto un sistema di droni, manipolatori e sensori subacquei per trovare i noduli di manganese nei fondali marini, minimizzando l’impatto ambientale. […]


Speciale robot subacquei a TG Leonardo
Veicoli subacquei in grado di effettuare misurazioni e di esplorare il fondale marino alla ricerca di armi e rifiuti tossici, ma anche di monitorare lo stato di salute dei nostri mari.Ne parla a TGR Leonardo Andrea Caiti, del nodo ISME dell’Università di Pisa […]


Il futuro del turismo è sotto il mare
Le bellezze culturali e paesaggistiche in Italia sono molte, sia sopra che sotto il mare. Il turismo subacqueo ha caratteristiche peculiari, come le avrebbe visitare un altro pianeta, perché ci si immerge in un ambiente che trasforma l’aspetto anche degli oggetti a cui siamo più abituati. I ricercatori del nodo ISME dell’Università della Calabria hanno messo a punto gli strumenti per unire immersioni e tecnologia, ma anche per permettere a chi non si immerge visite turistiche subacquee virtuali. […]


Robot subacquei che si muovono in gruppo
Sul Pianeta Mare le comunicazioni sono possibili solo tramite le onde acustiche, come fanno i grandi mammiferi marini. Per missioni in cui molti robot subacquei devono lavorare insieme, per esempio per la ricerca di gas o petrolio, o l’esplorazione dei fondali a fini ambientali o archeologici, gli scienziati di ISME hanno progettato l’equivalente artificiale del canto delle balene. Giovanni Indiveri, del nodo ISME dell’Università del Salento, ne parla con Federico Pedrocchi nello scenario della Darsena Pisana, in occasione del Festival Internazionale della Robotica 2018. […]


FeelHippo, l’ippopotamo marino
FeelHippo è un robot subacqueo, sviluppato dal nodo ISME dell’Università di Firenze. Questo piccolo robot dalla forma particolare è un veicolo autonomo studiato per l’esplorazione dei fondali in progetti di monitoraggio ambientale e archeologia subacquea. Nasce nel 2013 durante una competizione studentesca di robotica, e negli anni è stato perfezionato con diversi componenti, telecamere e scan sonar, per l’esplorazione dei fondali. Francesco Fanelli dell’Università di Firenze ci racconta com’è nato, in quali progetti viene impiegato e da dove arriva il suo curioso nome. Lo sfondo è quello della Darsena Pisana, durante la seconda edizione del Festival Internazionale della Robotica […]


Energia dalle onde del mare
Il nodo di Genova di ISME lavora dal 2012 allo sviluppo di tecnologie per sfruttare il moto ondoso e produrre energia per applicazioni off-shore. Il mare è una delle fonti di energia meno usate, ma è una risorsa potenzialmente infinita di energia pulita. […]


Un robot sottomarino
Federico Pedrocchi intervista Andrea Caiti, del nodo di ISME di Pisa, sui veicoli subacquei autonomi, in grado di esplorare i fondali marini e fare rilevazioni ambientali. I veicoli operano da soli o in gruppo, scambiano informazioni e prendono decisioni in modo autonomo per compiere la missione […]


Per operare sotto il mare ci guida lo spazio
Operare nel “pianeta acqua” richiede di far fronte a sfide estremamente complesse. La robotica subacquea di intervento mette a punto conoscenza e tecnologia per compiere operazioni su impianti sotto il mare, come i “Christmas Trees”, le strutture subacquee per il trasporto di gas e petrolio. Operazioni che sulla terra sono già altamente automatizzate, se trasportate nell’ambiente marino richiedono anni di studio e lavoro per essere portate avanti da robot. Il progetto europeo DexROV ha affrontato il problema mettendo a punto un sistema che connette i satelliti nello spazio con veicoli sul fondo del mare dotati di un sistema braccio-manipolatore. […]
