Realizzato da studenti dell’Università di Firenze per una competizione, il veicolo subacqueo FeelHippo si è negli anni trasformato in un vero e proprio veicolo autonomo, che può essere impiegato in coordinamento con altri veicoli marini e terrestri per l’intervento in zone di disastro naturale o causato dall’uomo, in contesti simili a quello di Fukushima. Dotato di telecamere e scan sonar, FeelHippo è in grado di monitorare i fondali, per esempio alla ricerca di corpi o relitti. Ce ne parla Benedetto Allotta, del nodo ISME dell’Università di Firenze, intervistato da Federico Pedrocchi a FocusLive 2019. […]

Premio Innovazione SMAU al progetto DexROV
Esoscheletri, realtà virtuale e software per aumentare l’intelligenza e l’autonomia dei ROV sottomarini Il progetto europeo DexROV, che vede il coinvolgimento dei nodi ISME dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, dell’Università di Genova e dell’Università del Salento, è tra i vincitori del premio innovazione a Smau Bologna. A ritirare il riconoscimento sul palco di Smau, nel Live Show dedicato a digital innovation in ambito sanitario Paolo di Lillo, dell’Università di Cassino. “I Veicoli Operati da Remoto (ROV) in ambiente sottomarino -afferma Di Lillo – sono usati in attività estrattive e di monitoraggio, e di solito richiedono ingenti […]


ISME a Focus Live
Focus Live, Porto Antico Genoa 1 e 2 giugno 2019 […]


FeelHippo a Darwin, l’Evoluzione della Scienza
il robot subacqueo FeelHippo del nodo ISME dell’Università degli Studi di Firenze sbarca a “Darwin, l’Evoluzione della Scienza”, su Zelig TV. […]


A caccia dei tesori degli abissi
Il Tesoro in questione non sono pepite d’oro, ma formazioni rocciose composte da manganese e da elementi metallici che trovano impiego in svariati settori industriali, e che sulla Terra cominciano a scarseggiare. Si trovano nel mare profondo, e la loro ricerca somiglia molto a quella di un ago in un pagliaio. Il progetto Europeo ROBUST mira a mettere a punto un sistema di droni, manipolatori e sensori subacquei per trovare i noduli di manganese nei fondali marini, minimizzando l’impatto ambientale. […]


Speciale robot subacquei a TG Leonardo
Veicoli subacquei in grado di effettuare misurazioni e di esplorare il fondale marino alla ricerca di armi e rifiuti tossici, ma anche di monitorare lo stato di salute dei nostri mari.Ne parla a TGR Leonardo Andrea Caiti, del nodo ISME dell’Università di Pisa […]


Robot subacquei che si muovono in gruppo
Sul Pianeta Mare le comunicazioni sono possibili solo tramite le onde acustiche, come fanno i grandi mammiferi marini. Per missioni in cui molti robot subacquei devono lavorare insieme, per esempio per la ricerca di gas o petrolio, o l’esplorazione dei fondali a fini ambientali o archeologici, gli scienziati di ISME hanno progettato l’equivalente artificiale del canto delle balene. Giovanni Indiveri, del nodo ISME dell’Università del Salento, ne parla con Federico Pedrocchi nello scenario della Darsena Pisana, in occasione del Festival Internazionale della Robotica 2018. […]


FeelHippo, l’ippopotamo marino
FeelHippo è un robot subacqueo, sviluppato dal nodo ISME dell’Università di Firenze. Questo piccolo robot dalla forma particolare è un veicolo autonomo studiato per l’esplorazione dei fondali in progetti di monitoraggio ambientale e archeologia subacquea. Nasce nel 2013 durante una competizione studentesca di robotica, e negli anni è stato perfezionato con diversi componenti, telecamere e scan sonar, per l’esplorazione dei fondali. Francesco Fanelli dell’Università di Firenze ci racconta com’è nato, in quali progetti viene impiegato e da dove arriva il suo curioso nome. Lo sfondo è quello della Darsena Pisana, durante la seconda edizione del Festival Internazionale della Robotica […]


Un robot sottomarino
Federico Pedrocchi intervista Andrea Caiti, del nodo di ISME di Pisa, sui veicoli subacquei autonomi, in grado di esplorare i fondali marini e fare rilevazioni ambientali. I veicoli operano da soli o in gruppo, scambiano informazioni e prendono decisioni in modo autonomo per compiere la missione […]


Una rete subacquea al servizio degli archeologi
Il progetto ARCHEOSUb si occupa di progettare dispositivi e veicoli al servizio degli archeologi che studiano siti sul fondo del mare, un “pianeta” difficile da esplorare e che ancora custodisce innumerevoli reperti. La ricerca è affidata ai nodi ISME dell’Università di Roma La Sapienza e dell’Università di Firenze con le rispettive spinoff WSense, che coordina il progetto, e MDM Team. L’archeologia subacquea è una disciplina relativamente giovane, ma che ha permesso, negli ultimi anni, scoperte eccezionali, dal palazzo di Cleopatra fino al porto Cartaginese di Tharros, passando attraverso il ritrovamento di navi romane e dell’Invincibile Armada. Un’attività piena di […]
